"Without images" "Senza immagini" |
2007/2017 (c) by SaraDeFlorio |
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Significato |
Ho raffigurato il mio pensiero che ci sia una maggiore attenzione, empatica ed intuitiva, quando si interagisce con gli altri attraverso una chat
o un social, dove la comunicazione avviene prevalentemente con parole scritte e immagini.
Ho rappresentato quest'attenzione con lo spettro sonoro, che in realtà è solo una simbologia della propria attenzione anzichè, come sembrerebbe, di suono.
Il dipinto lo realizzai in un periodo in cui, in quanto artista, frequentavo il social "www.myspace.com",
ed immaginavo la figura centrale e principale come lo/la 'spacer', cioè l'utente del profilo, quindi io nel caso del mio profilo, e le figure in background i friends del profilo. |
Influenze |
Una delle riflessioni che mi hanno poi in parte ispirato la realizzazione di questo dipinto la ebbi in una situazione che descrivo quì,
con alcune parole che scrissi nel 2007 circa anche su di un blog nel mio profilo www.myspace.com/espressioni, per raccontare quale pensiero era stato spunto per questa immagine:
"Ero nel bus, osservavo il paesaggio che scorreva. Vidi un uomo cieco che attraversava la strada con un bastone, e pensai fra me,
chissà come sarebbe se ad un tratto diventassimo tutti ciechi...
quali diventerebbero, o rimarrebbero, i valori più importanti tra gli individui...
Una società in cui l'immagine ha una certa influenza sul pregiudizio, e sulla valutazione degli individui, cosa diventerebbe se non si potesse più vedere?....
sarebbe costretta a considerare il mondo diversamente probabilmente...e in che modo?...
si ascolterebbe più musica oppure la mancanza di sensazioni visive muterebbe il modo di percepirla ed ascoltarla?
esisterebbe l'omosessualità?....
gli individui tenderebbero ad isolarsi o ad avvicinarsi di più reciprocamente per paura di perdersi..?....
svilupperemmo nuovi sensi? ....ci sarebbe più empatia o più incomprensione?...."
Le parole che ho quì su citato, che scrissi nel blog, si riferivano al momento in cui feci quel pensiero, in cui mi trovavo davvero su di un autobus, nel 2007..
Il motivo per cui le scrissi era prettamente un invito alla riflessione sul significato filosofico di tale condizione ipotetica e sui valori umani...
Lungi da me l'idea di esperire davvero una situazione così descritta per constatare personalmente i risultati...
(anche se temo di averlo già esperito in qualche modo, e per questo vorrei mettere fine a tale indesiderata caotica sperimentazione!!!)..
Anche se in apparenza sembrerebbe tale raffigurazione rappresentare la parola R a d i o h e a d, non era tale la mia intenzione quando la dipinsi.
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Il titolo "Whitout images" e "senza immagini" non significa che mi
mancano le immagini e foto, ma che mi riferivo alla condizione in cui, come la chat, si comunicava senza avere davanti l'immagine dell'altro, e non invece, come mi sta infelicemente capitando da troppo tempo, che senza essere connessi su internet, e senza telefono, ci sono connessioni analoghe nel mondo reale tra me e le altre persone, al punto che dal 2009 non ho più privacy...!! (spero non sia a causa di sbordamenti del film "Nemico pubblico")
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Conclusione |
L'anima è un bene estremamente prezioso, sia la propria, che l'altrui, contraddistingue ogni singolo individuo dall'altro, ed è necessario che sia ben custodita, distinta e protetta.
Sono quindi contraria alle "zuppe" sociali in cui si è tentato di unificare l'inconscio di più individui.
Anche se sospetto che tale conseguenza potesse scaturire da violazioni della memoria del mio bimbo nel mio grembo durante la mia gravidanza, e/o da manifestazioni inerenti a problematiche tipo l'inconscio del film "Essere John Malkovich".
Quando dicevo che internet è "una finestra sul mondo", volevo sottolineare il vantaggio del poter incontrare gente che si trova
a migliaia di km di distanza, con i quali potersi confrontare culturalmente e artisticamente, e certamente non perchè fosse a discapito degli incontri reali tra le persone, ma anzi come opportunità in più. Non certo offrire la possibilità di invadere la mia privacy (il mondo),
attraverso di essa (la finestra), o invadere quella altrui.
Qualunque sia il significato di ciò che si esprime, si tratti di sogni, di macchine, di automi, di web, di spazi e universi, ciò è sempre un atto u m a n o.
Voglio che smettiate di comunicare attraverso i miei sensi, fingendo di impersonarli, per vie digitali.
I miei sensi il mio corpo ed i miei pensieri sono mia proprietà, quindi voglio che la rispettiate.
Io voglio parlare in modo normale con le persone, se c'è qualcuno che è interessato a discutere di qualcosa lo faccia per vie normali,
in modo tale che si possa identificare, anzichè restare anonimo.
Inoltre voglio che la smettiate di frequentare questa immagine, e voglio che la smettiate di navigare delle mie foto digitali e cartacee, e voglio andare nel bus senza che ci sia un riferimento con il mio blog.
Io ho bisogno di reintegrare il mio essere, non voglio essere dispersa negli altri.
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Ultimo aggiornamento: 11.09.2025 |
- SaraDeFlorio - |
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